Si è tenuta giovedì 5 settembre, nella Sala Stampa del Comando Provinciale di Massa, in presenza anche del Tenente Colonnello Paolo Floris, l'incontro e la presentazione del nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Massa Carrara, Colonnello Alessandro Dominici. È stata un'occasione per parlare del territorio e per dargli il benvenuto nella comunità. Il colonnello ha preliminarmente focalizzato la sua attenzione sull'attività di pronto intervento dell'Arma al servizio dei cittadini e del lavoro sul territorio complesso e variegato che sarà svolto in maniera certosina e capillare in provincia. Tempestività nell'intervento, dialogo con i cittadini, prevenzione e presenza costante sul territorio sono alcune delle caratteristiche dell'attività che sarà posta in essere. Con una carriera pluridecennale e geograficamente variegata alle spalle, prima di arrivare a Massa, il Colonnello Dominici ha comandato il Nucleo Radiomobile di Napoli, il Nucleo Radiomobile dei carabinieri di Roma e ha girato varie parti d'Italia, tra le quali Piemonte, Sardegna e Molise. Diversi sono gli incarichi che ha ricoperto, tra cui comandante di Compagnia, comandante di Nucleo operativo emcomandante di Nucleo Radiomobile di grandi città.
"Rivolgo un ringraziamento particolare al generale Di Pirro - ha dichiarato il Comandante Provinciale Dominici - per la sua disponibilità. Ho giá avuto modo di incontrare il prefetto e il questore ed ho appurato l’esistenza di un team sinergico a livello di interazione anche con le forze di polizia, molto interessante sia sul piano investigativo, sia per quanto concerne il controllo e l'informativa. Non sono di primo pelo nel senso che ho maturato un'esperienza di lungo corso in svariate regioni. Sono onorato della scelta fatta a mio favore dal Comando Generale e della mia nomina e metto in primo piano l'importanza di tessere un rapporto con il territorio, attraverso le nostre stazioni dislocate un po’ dappertutto ed attraverso gli organi informativi ed investigativi. L'idea é quella di poter rinforzare e di confermare ancora di piú la figura del carabiniere amico del cittadino, come del resto é stato fatto egregiamente fino ad oggi. Rispetto alle tipologie di reato più ricorrente che si rilevano ampiamente sul piano sociale, le affronteremo in maniera amplificata in termini non solo numerici, ma in particolare con una sorta di delicatezza, per i cosiddetti "codici rossi", un termine che si riferisce ai delitti di genere e domestici, come i maltrattamenti contro conviventi e stalking. Sicuramente, la tipologia dei "codici rossi” richiede una capacità professionale decisamente più spiccata del solito, poiché è necessaria un'interazione attenta e concreta con le vittime di violenza, attraverso un approccio, che viene definito "vittimologico". Sarà dunque necessario avere una certa attitudine psicologica, specialmente laddove sono coinvolti bambini e adolescenti, partendo dal fatto che un minore che assiste ad una lite tra i genitori ha già subito uno shock. Essenzialmente, si tenta a priori, di conquistare la fiducia della vittima di violenza, che si trova in uno stato emotivo estremamente vulnerabile e ha bisogno del nostro sostegno. Già nelle prime fasi dell'intervento è importante riuscire ad infonderle sicurezza, anche per rinfrancare i suoi propositi di reagire contro l'aggressore e denunciarlo. Questo tipo di interventi ci attiva in vari modi: i più classici sono le segnalazioni che arrivano alla centrale operativa tramite il Numero Unico delle Emergenze 112 da parte della vittima stessa, dei famigliari o degli amici. Per il resto, cercheró di mettere a frutto l'esperienza che ho maturato nella piena collaborazione degli organi di informazione. In materia di prevenzione, che è quella su cui ho lavorato maggiormente in sinergia con le altre forze di polizia credo si debba distribuire con intelligenza le risorse disponibili ed attraverso un dialogo tempestivo e diretto con il Prefetto, il questore e anche con la Guardia di Finanza, cosa molto positiva. Per le scuole, sensibilizzeró come sempre l'Arma dei Carabinieri ad essere sempre attiva in tema della cultura alla legalitá giacché mi é capitato sempre di avere rapporti diretti con gli istituti scolastici territoriali proprio per cercare di portare un messaggio di sostegno agli educatori veri. Senz'altro é una misura con cui continueremo a confrontarci".