Sta per riaprire cava Lavagnina sopra Casette la notizia è stata data da Italia Nostra sezione Massa - Montignoso che ha aggiunto: "Invitiamo i cittadini a fotografare il profilo del versante, in parte intaccato nel 1980 quando una porzione di cresta è stata abbassata di 100 metri, prima della completa distruzione e della creazione di un vasto piazzale a vantaggio dell’estrazione carrarina.Mai caducata nei cinque anni di morosità, mai caducata negli anni di fermo volontario anche se il TAR nel 2020 respingeva il tardivo ricorso della ditta (gli arabi di cava Focolaccia) nel 2016 era stata fermata da un provvedimento ASL perché metteva in pericolo l’abitato di Casette (e non era la prima volta). Se questa amministrazione riteneva opportuna la continuazione di questa attività, avrebbe potuto metterla all’asta, certa di trovare risposte economicamente importanti dalle confinanti cave di Carrara, a vantaggio delle finanze comunali. Dal 2010 al 2016 sono passate dalla pesa di Canevare 17.372 tonnellate di blocchi: una miseria che non giustifica l’attività della cava. Il PABE approvato la autorizza a scavare 486 mila tonnellate in dieci anni. Peccato che prima dello scavo verranno abbattuti “per la sicurezza” 250 mila tonnellate di cappellaccio senza benefici economici per la collettività, in cambio di una devastante alterazione ambientale paesaggistica con le linee di crinale abbassate da 841 a 772,5 metri sul livello del mare. L’area, già di uso civico, attribuita alla ditta è costituita da mq 340.462 con sette fabbricati urbani (da accertare) e due fabbricati rurali (rogito Cattaneo 2006) a fronte di una superficie estrattiva autorizzata di mq 29.500: in violazione pertanto della LRT 35/2015 c. 1 art. 2 che limita la superficie della cave alla sola area estrattiva, ai piazzali e alle strade di collegamento. E’ possibile che l’amministrazione riconsideri l’estensione dei terreni in concessione sulla base della normativa regionale e restituisca i suoi beni alla collettività?