Pareri discordi sull'iniziativa di intitolare il largo della Stazione di Massa alla Pace e alle città gemellate. Per l'Accademia Apuana della Pace è una buona iniziativa, per l'associazione 31 settembre è pessima:
Apprezziamo l'iniziativa dell'amministrazione riguardo l'intitolazione di uno spazio del Comune di Massa (la rotonda in Piazza della Stazione), alla parola Pace ("Largo della pace e delle città gemellate"), soprattutto in tempi come quelli attuali nei quali sembra che invece si stia perdendo di vista il significato di questo termine. Pace non è semplicemente l'assenza di guerra ma è una presenza, quella di una giustizia tra popoli e tra individui che permetta un libero sviluppo della personalità.Pace non è solo il risultato di accordi tra gli Stati ma è un modus vivendi, una capacità di relazionarsi con l'Altro senza alcuna distinzione. Pace è alla base di una cultura che si fonda sul riconoscimento della libertà degli individui, della solidarietà, della cooperazione, dei diritti umani, del rispetto reciproco. Oggi purtroppo assistiamo ad un utilizzo distorto di questa parola che spesso è oggetto di un aggiramento linguistico che la priva del suo significato reale.Sentiamo parlare di pace giusta, di pace armata, di offensiva di pace...Ma noi crediamo che questa parola sia potente e si esaurisca in sé stessa e non abbia bisogno di altre aggiunte. Oggi ci piacerebbe ricordare la Pace con le parole di David Choquehuanca Céspedes, vicepresidente della Bolivia:
"Vivere bene è trovare pace con noi stessi e con quello che ci circonda. E lavorare sulla nostra pace interna e sulla pace in comunità: garantire il benessere individuale e collettivo. Vivere bene è sapere camminare con misura, alimentarci con misura, parlare con misura, bere con misura, amare con misura, dove misura significa rispetto. Camminare con rispetto alla pioggia, alla grandine, ai nostri fiumi, alle nostre montagne, all'identità dei nostri popoli e ai membri degli stessi: camminare con rispetto alla Pacha Mama".
Il circolo Arci Trentuno Settembre esprime tutta la sua indignazione per l’umiliazione fatta alla parola Pace da parte dell’associazione dei Civici Apuani, dei suoi membri in consiglio comunale e dell’amministrazione comunale di Massa. In un momento così delicato nella storia mondiale, dove la diffusione delle guerre e delle violenze fra i popoli non riesce a trovare un freno nel diritto internazionale, intitolare una rotatoria stradale mettendo insieme le parole “Pace” e “città gemellate” è una scelta poco rispettosa. Non solo si mostra la scarsa cultura pacifista che permea questa classe politica di destra e l’associazionismo di riferimento ma si denigra anche la “sorellanza” con le città gemellate. Servirebbe maggiore rispetto per le città gemellate considerato che Bad Kissingen ha una piazza intitolata da molti decenni. Servono spazi pubblici adeguati per ricordare la sorellanza con le altre città europee gemellate di Vernon e Nowy Sacz. Il Comune di Massa non solo ha la parola Pace presente nel suo Statuto all’art. 8 ma dal lontano 2002 ha aderito al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani con una motivazione che oggi si rinviene all’art. 5 dello Statuto. Dal quel 10 Dicembre 2002, in cui Massa divenne “Città per la Pace”, come deliberato dal Consiglio Comunale dell’epoca, siamo giunti a questo punto dove “Pace” è una parola messa dentro una rotatoria con “le città gemellate”. Crediamo sia una pessima scelta che vada cancellata dando il giusto valore e risalto alla parola “Pace” nello spazio pubblico comunale. Inoltre devono essere individuati luoghi pubblici degni di una intitolazione alle città di Vernon e Nowy Sacz cercando una contestualizzazione adeguata. La commissione toponomastica avrebbe dovuto prendersi tutto il tempo necessario per individuare luoghi pubblici adeguati e per fare le necessarie audizioni. La toponomastica è una cosa troppo seria, come dimostra la vicenda dell’intitolazione a Pertini, per essere fatta in fretta e furia per uno spot politico.
