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Scritto da carmela federico
Cultura
10 Ottobre 2024

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E' iniziato il conto alla rovescia! Dal 15 al 30 ottobre, la magica e suggestiva location di Palazzo Ducale, ospiterà la mostra "Com'era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto". Ben ottanta foto inedite di Salvatore Mazza, racconteranno la storicità della costruzione della strada, voluta da Francesco III d'Este, duca di Modena e Reggio dal 1773 al 1780, tesa a collegare le città di Modena e Massa.

La mostra fortemente voluta e realizzata dallo storico gruppo "Amici della Via Vandelli" e dal CAI Massa, Sezione "Elso Biagi", in sinergica collaborazione con l'Associazione Padre Damiano di Bozzano ed il contributo del Parco Regionale delle Apuane, si caratterizza e si compone di immagini in bianco e nero, in parte 40 x 60 ed in parte 30 x 45, la pluralità poste su pannelli. Foto rarissime e preziose, quasi mai pubblicate, che rappresentano e nel contempo narrano, quei momenti più salienti e significativi della vera e propria costruzione della strada, concepita e disegnata dell'abate ingegnere, geografo e matematico di corte, Domenico Vandelli, cui poi è stata di fatto dedicata. Ciascuna foto, mette in rilievo un particolare: il posizionamento di una pietra, la realizzazione degli altri muri a secco, la tecnica usata per la costruzione del selciato di quella che fu la grande strada di comunicazione costruita dopo le vie romane, nata come collegamento commerciale e militare, un'opera ciclopica ed innovativa volta a consentire ed agevolare un ambiente montano impervio, attraverso l'Appennino e poi le Alpi Apuane. Ed è proprio questo il focus che intende divulgare e cristallizzare la mostra "Com'era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto ".


"Credo che la presenza istuzionale sia oggi molto importante - ha dichiarato Andrea Tagliasacchi, Presidente del Parco delle Apuane - e sottolinea un interesse significativo perché questa  mostra per certi versi, racconta com'era la Via Vandelli ma soprattutto, vuole essere un focus per rilanciare una via che sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista naturalistico, sia per il  suo essenzoale significato, assume oggi una forza ancora piú importante perché collega la provincia di Massa a quella di Modena e viceversa, passando per il Passo Nazionale dell'Appennino e per le Alpi Apuane evocandone la vitalitá. Quindi, la forza di questa strada, sta proprio quì ovvero, che ancora oggi é percorsa da tantissime persone così come é successo questa estate. Questo é dunque un aspetto molto importante, perché mette al centro la valorizzazione del nostro territorio e delle nostre comunitá e la rilevanza dello scambio economico e anche culturale ergo, il rilancio di questi due grandi parchi e soprattutto del Parco delle Apuane, su cui vogliamo avviare un ragionamento partendo proprio da questo progetto che pensiamo sia anche simbolico per certi versi giacchè ribadisco, evoca tutte queste potenzialità. Abbiamo fatto diverse riunioni, sia con il Comune di Massa che con la Provincia di Massa Carrara e con il fronte Modenese -Emiliano, per coordinarci ed accordarci sulle iniziative in corso e rilanciare il progetto per il reperimento anche di risorse di investimento e finanziamento. Il primo passo, quello fondamentale ora e giá ci si sta muovendo, é quello del riconoscimento ufficiale da parte della Regione Toscana,  della Via Vandelli che é la premessa per poi partecipare a dei bandi. Questo é un passaggio formale ma in concreto, anche sostanziale".


" Credo che per noi sia fondamentale parlare della Via Vandelli - ha dichiarato l'avvocato Francesco Persiani, sindaco di Massa - Noi abbiamo la fortuna come territorio di  Massa, di essere attraversato dalla Via Francigena e di avere come punto di arrivo a Resceto, la Via Vandelli. Ed é questo uno dei punti di forza su cui noi vogliamo fare leva, grazie alla rete che si puó creare come questa mostra di fotografie inedite che ha come ricordato bene il presidente Tagliasacchi, riproducono i luoghi del cuore valorizzati giá questa estate. Devo anche dire che
giá nel 2022, mi sono recato presso l'Accademia di Modena insieme alla Fondazione di Risparmio di Carrara, di Modena e di Lucca, ed ho visto quel servizio giornalistico di Giulio Ferrari che giá aveva iniziato a rilanciare la Via Vandelli. E'stato un momento molto importante perché da allora, non si é piú smesso di parlare della Via Vandelli che si pensava fosse un pó dimenticata. E' proprio bella che essa sia di fatto un punto di incontro e di collegamento fra le diverse realtá, ed anche i servizi andati in onda in tv hanno dimostrato ed esaltato la sua bellezza e pertanto,  sento il dovere di attivarmi nella mia qualitá, non solo perché rappresenta un patrimonio da curare e preservare, ma anche da  valorizzare ed adoperarci per la manutenzione del percorso. Ciò crea anche economia e turismo ed é per me un grande piacere oggi essere quí. Visiteró la mostra con grande piacere". 


Degno di nota anche l'intervento del Presidente della provincia di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti "Ce lo ricordiamo che ab origine c'era una visione strategica dell'allora Duca di Modena che per collegare e mettere insieme il mare con l'entroterra emiliano e per evitare di passare attraverso gli altri stati che erano intorno, si preoccupó e pose l'accento sulla questione della Via Vandelli concepita e disegnata poi dall'abate, geografo ed ingenere di corte, Domenico Vandelli, cui é stata poi dedicata. L'idea di arrivare al mare attraverso una strada quindi giá c'era! Nel corso di questi anni, la Via Vandelli é stata sempre piú apprezzata e valorizzata da migliaia di persone sia sul piano strettamente culturale che sportivo e dunque, si necessita di dare impulso a tutte queste sinergie per poter arrivare ad un formale riconoscimento di cammino. Ho contezza che l'Emilia Romagna é giá avanti rispetto a questo percorso e qundi, anche noi dobbiamo necessariamente attivarci e sono anche molto felice di essere stato invitato dal mio collega, Presidente della Provincia di Modena a partecipare ad un'iniziativa importante sul tema in questione. A mio avviso, ci sono tutte le condizioni per procedere al ricoscimento formale, sostanziale ed istituzionale della Via Vandelli e questa mostra, é importante per allargare ulteriormente le conoscenze, la storia di questa strada che in concreto, nel corso dei secoli, ha rivestito a secondo del periodo storico, delle importanze differenti. Oggi non ha piú per fortuna, una storia di guerra e di interessi anche faticosi e contrastanti ma é e rappresenta una visione di turismo, di sostenibilitá, di ambiente. Quindi, davvero grazie per questa iniziativa e per ció che potrá, la Provincia che come é noto, non ha grandissime risorse e disponibilitá economiche poiché non ha le competenze in merito, dará supporto sul piano politico ovviamente al sindaco di Massa che ha un ruolo centrale, ed al Parco delle Apuane in sinergia con l'Emilia"


 "La via Vandelli - ha continuato Dina Dell'Ettore, consigliere della provincia di Massa Carrara - è un tracciato che attraversa anche storie di sofferenza, legate alla seconda guerra mondiale e alla resistenza civile delle donne. Non dobbiamo dimenticare la nostra storia e dobbiamo dire grazie a chi ha scritto su questa storia, tramandando la memoria di quei periodi alle nuove generazioni. Credo che nel percorso di valorizzazione della nostra via Vandelli,  abbiamo il dovere e il compito istituzionale di  inserire quella memoria orale che, grazie ha chi ha scritto,  si è fatta letteratura".


"E' per noi un immenso orgoglio che la Via Vandelli, stia ritrovando un formidabile interesse - ha aggiunto con entusiasmo Idilio Antonioli a nome degli Amici della Via Vandelli, un gruppo formato da amanti della montagna e della Vandelli, che dal 1980, organizzano e collaborano a diverse iniziative per valorizzare la storica strada - Soci Cai e Volontari operano da sempre per migliorare il percorso sino a Massa" .


Presenti in sede di conferenza stampa anche i rappresentanti della sezione "Elso Biagi" del Club Alpino Italiano di Massa.


La mostra "Com'era la Via Vandelli  Da Passo Tambura a Resceto", verrá inaugurata martedí 15 ottobre alle ore 16,30. La scelta della data non é casuale: fu proprio il 15 ottobre 1750 quando il duca di Modena, Francesco III d'Este, dichiaró la strada percorribile, al termine dei lavori che durarono circa tredici anni. In quella data il duca raggiunse appisitamente Massa, attraverso la Vandelli. 
La mostra, con patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara, comune di Massa, rimarrá aperta dal lunedí al venerdì, dalle ore 17 alle ore 19; il sabato, dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 19 e la domenica, dalle 10 alle 12,30.

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