Sabato 20 luglio a partire dalle 18,30 fino a mezzanotte i quartieri del Cafaggio, del Baluardo e di Grazzano saranno il suggestivo teatro della prima edizione di ‘C/Art–Creativi in dialogo’, il festival della creatività organizzato dal Comune di Carrara nell’ambito delle iniziative della rete delle città creative Unesco. Per tutta la serata strade, piazze, vicoli e cortili del cuore antico della città si animeranno grazie a performance ed eventi che metteranno in dialogo artisti locali, italiani e internazionali e le delegazioni di numerose altre città creative Unesco. Per l’occasione tanti laboratori artistici apriranno le proprie porte a curiosi e visitatori, mentre luoghi simbolo dei quartieri tra cui l’ex ospedale e la chiesa di San Giacomo, la chiesa delle Lacrime e la scalinata del Baluardo ospiteranno performance, workshop creativi, conferenze e dibattiti su temi legati al mondo dell’artigianato e delle arti popolari, della loro trasmissione e della loro valorizzazione, esibizioni di artisti di strada, dimostrazioni di lavorazioni artigianali e ancora installazioni creative site specific e momenti di convivialità enogastronomica attraverso le tradizioni, i sapori e la cultura di questa terra unica.Uno dei momenti clou della serata sarà ‘La Carrareccia’, una cena suggestiva organizzata lungo la via Carriona. A partire dalle 20 si potranno gustare sotto le stelle menù a base di piatti e prodotti tipici: dal lardo di Colonnata, ai tagliolini nei fagioli, dal baccalà marinato all’immancabile torta di riso. Per partecipare alla ‘Carrareccia’ sarà necessario prenotare il proprio posto mandando un messaggio Whatsapp al numero +39 327 3566991. Per permettere la realizzazione dell’evento via Carriona sarà chiusa al traffico fin dal primo pomeriggio mentre sarà istituito un divieto di sosta non solo in via Carriona, ma anche nelle strade limitrofe. Per illustrare tutti i dettagli logistici e organizzativi di C/Art giovedì, 11 luglio, alle 18 alla chiesa di San Giacomo l’assessore alla Cultura Gea Dazzi, la focal point Unesco Maura Crudeli e tutti gli organizzatori dell’evento incontreranno i residenti dei quartieri.“Arte e cultura possono essere uno straordinario motore di crescita, di sviluppo e di rigenerazione per la nostra città – sottolinea la sindaca Serena Arrighi -. Questa iniziativa ha in sé tutti quegli ingredienti che rendono Carrara un luogo unico: storia, tradizione, creatività e uno sguardo sempre orientato al futuro. I quartieri del Baluardo, del Cafaggio e di Grazzano così come la via Carriona sono luoghi fortemente identitari per tutti i carrarini e dotati di un fascino particolare, sono certa che saranno uno scenario davvero magico per le tante iniziative in programma”.“L’idea di raccontare attraverso un festival cosa significhi essere una delle città creative Unesco è nata dalla necessità di diffondere in primis tra i carrarini questa consapevolezza – spiega l’assessore alla Cultura Gea Dazzi -. Una città creativa è una città che apre al dialogo con gli artisti, che raccoglie stimoli e sperimentazioni e che sa raccontarsi anche al di fuori delle sue mura. Carrara e i suoi quartieri lungo la via Carriona hanno già connaturata questa vocazione e proprio per questo meritano di festeggiarla insieme alla città tutta. Una cena conviviale, ‘La Carrareccia’, nome suggeritoci da una carrarina doc come Almavittoria Cordiviola, che ringrazio, sarà la ghiotta occasione per sentirci tutti parte della rete delle città creative Unesco.”
"La rete di città creative è stata lanciata dall'Unesco nel 2004 per rafforzare la cooperazione con e tra le città dopo aver individuato la creatività come un fattore strategico di sviluppo sostenibile a livello economico, sociale, culturale e ambientale – ricorda la Focal point Unesco Maura Crudeli -. Per noi questo festival, ‘C/ART Creativi in dialogo’, è la messa in scena perfetta della missione della rete dell’Unesco Creative City Network: una città orizzontale, inclusiva che crea progetti artistici di comunità per promuovere e connettere i saperi, valorizzare il patrimonio artistico e culturale esistente e connetterlo a quello delle altre 350 città creative nel mondo, trasformare spazi pubblici in laboratori creativi, rivitalizzare zone della città”.
