La notizia che 10 ragazzi si sono dimessi è, come spesso risultano gli attacchi verso la consulta, erronea e mistificata e rivela un’angosciante mancata conoscenza del nostro organo e delle sue attività, che ormai non ci stupisce ma che fa riflettere. I fatti sono questi: in data 4 settembre una persona facente parte della consulta a nome di altre sette ha mandato una mail alla segretaria Salzillo per annunciare le loro dimissioni a seguito dell’andamento dell’ultima seduta della Consulta, nonostante questi non fossero presenti alla seduta o alla fase di discussione nelle sedute precedenti. L’ultima è stata una seduta dove ci siamo resi conto di quanto la politica esterna non permetta il buon svolgimento degli affari interni alla consulta. Una seduta dove solo una posizione è stata resa chiara, quella della sfiducia generale provata dalla maggioranza dei membri della consulta verso l’operato del vicepresidente:questo è il vero malcontento interno al nostro organo ma questi ragazzi citati non hanno mai espresso la loro opinione come conseguenza delle loro ripetute assenze. Risulta evidente, a nostro modo di vedere, che il consigliere riceve, da qualcuno di interno o vicino alla consulta, informazioni sbagliate. All’interno di questa seduta, inoltre, ci sono stati comportamenti maleducati, provocatori e paternalistici da parte del pubblico che non ha permesso il buon andamento di una seduta, parte del pubblico ha anche insultato pesantemente vari membri dell’organo. La consulta non è affatto gestita da sette o otto persone in modo autoreferenziale come ritiene il consigliere Bernardi.
La consulta è un organo formato da una cinquantina di persone con storie, trascorsi e idee diverse che lavorano fianco a fianco per migliorare la città. Siamo stufi di doverlo ribadire e siamo stufi di essere attaccati da un consigliere che non si è mai interessato al nostro lavoro, vedi la scarsa partecipazione alle commissioni dove eravamo presenti, vedi gli attacchi sparati a zero sul nostro lavoro, ma che si interessa solamente ai presunti fallimenti e ad un attacco ormai troppo personale ai membri più attivi della consulta.
Il “flop” di cui parla il consigliere Bernardi è sicuramente un problema: la consulta non augura la decadenza ai propri membri, ma crediamo anche che per rappresentare un organo e una generazione importante come la nostra, serva serietà, rispetto per le istituzioni, diligenza e sacrificio: caratteristiche che si dimostrano con la partecipazione attiva e propositiva all’interno dell’organo. Se il consigliere Bernardi si interessasse davvero di cosa accade all’interno di quell’aula e non solo, perché ricordiamo che la Consulta non lavora solamente durante le assemblee plenarie, ma molto viene fatto al di fuori per organizzare le iniziative, saprebbe che la questione sugli acquisti di Natale 2023 sono già state risolte in commissione controllo e garanzia qualche mese fa. Anche le critiche mosse verso l’evento del 13 aprile per la liberazione di Carrara sono del tutto fuorvianti, se in un primo momento ci sono state polemiche, alimentate da terzi ignoti, queste sono state risolte attraverso il dialogo tanto che adesso c’è una proficua collaborazione con l’ANPI che sta permettendo di portar avanti diversi progetti che prenderanno forma durante l’anno . Per quanto riguarda gli affidamenti, che a quanto pare ci sembrano una fissazione del consigliere Bernardi o chi per esso, ricordiamo che non siamo noi il soggetto da interpellare ma i vari tecnici che sicuramente sapranno rispondere alle accuse del consigliere.
Noi capiamo che il consigliere Bernardi essendo parte dell’opposizione debba cercare un modo per attaccare l’amministrazione, ma noi non saremo usati come mezzo per il suo fine: che vada al Tar, che vada dal segretario generale, ma non sarà ripetendo 10 volte a settimana sui giornali la questione che questa si risolverà in suo favore. Invitiamo quindi il consigliere Bernardi a non leggere di noi solo sui giornali o a informarsi su di noi per vie traverse ma a venire alle sedute per vedere chi siamo, come lavoriamo e per cosa lavoriamo. Nessuno di noi utilizza l’organo della consulta per ottenere visibilità, ma ci impegniamo ogni giorno per perseguire le finalità del regolamento nel nostro organo, contrariamente a come la pensa lei. D’altronde non siamo noi quelli che escono sui giornali ogni tre giorni per parlare di un organo di persone molto più giovani di noi.
È triste vedere che un consigliere dell’esperienza di Bernardi si attacchi così scrupolosamente e quasi ossessivamente a noi, senza tuttavia aver mai partecipato a una seduta, senza aver mai dimostrato un chiaro interesse per cosa succede davvero all’interno di quell’aula o fuori e senza averci mai conosciuti. Con l’augurio che questa fissazione cessi, ci auguriamo anche che, il consigliere, qualora voglia nuovamente intervenire sulla Consulta, lo faccia davvero con tutte le carte in mano.
Zoe Stroobant
Lorenzo Borghini
Francesco Grassi
Davide diamanti
Greta Salzillo
Matteo Martinelli
Filippo Bertelli
Ovidio Baraldini
Brando Sanguinetti
Aurora Baccioli
Francesco Ducci
Giulia Buselli
Asia Giaccai
Rebecca Rosasco
Agnesini Tommaso
Bernacca Edoardo
Benedetti Mauro
Bruschi Matteo
Dazzi Giovanni
Fiaschi Filippo
Francaviglia Alessandro
Fusani Sofia
Gaspari Tommaso
Gianfranceschi Marta
Guadagni Galileo
Lucchetti Camilla
Manfroni Nicola
Marchi Maria Giulia
Marino Paolo
Nicodemi Federico
Petacchi Andrea
Pezzica Gabriele
Rambelli Lanes
Scarpenti Flavio
Ussi Andrea
Vignali Luca