La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) ritengono, dopo tanti anni di battaglie, inaccettabile leggere che non si bonificherà il tratto di spiaggiadiscarica di fronte all'ex Colonia Torino, ma si preveda solo un'altra messa in sicurezza per il nostro territorio, soprattutto memori delle dichiarazioni trionfanti fatte circa due anni fa dal sindaco e dall'allora assessore Balloni. Erano solo propaganda, visto che ad oggi il fallimento di bonifica è totale? È dal 2017 che si parla di presenza di amianto interrato in quel tratto di arenile, eppure anche le indagini sono state limitate a soli 15cm di profondità e poi stupore: l'amianto c'è e in gran quantità. L'amianto presente deve essere rimosso non tombato, in primis perché dopo l'esecuzione dei lavori previsti sarà ingiustificabile chiedere un eventuale e improbabile progetto di totale risanamento. Il progetto, raccontano i giornali, che servirà per “ridurre il rischio di esposizione alle fibre di amianto” e non quindi per eliminarlo, prevedendo l'uso di una serie di teli: in geotessile che per sua natura lascia libero il passaggio delle acque e in polietilene che non è eterno ha infatti una resistenza limitata nel tempo. Come si può quindi definirla una messa in sicurezza permanente?
Ci chiediamo, visti tutti i tentativi falliti e i soldi già spesi, se le caratteristiche di questi teli siano state valutate rispetto alla mutata condizione climatica che ci pone di fronte ad eventi sempre più imponenti e commisurati alla forza delle mareggiate che in quel tratto hanno già dimostrato la loro capacità distruttiva e la loro potenza di infiltrazione. Potrebbe non bastare una barriera di sassi. Ci chiediamo anche se siano stati individuati i soggetti responsabili dell'interramento di rifiuti e di cemento amianto proprio in fronte mare in una città che viveva di turismo balneare: chissà potrebbero essere chiamati a versare le somme mancanti per effettuare la bonifica definitiva dell'intera area. Proponiamo di vincolare le somme attualmente destinate, nell'attesa che siano stanziate le altre risorse necessarie, sollecitando i Ministeri, magari rivedendo gli stanziamenti per altre opere inutili, la Regione e magari utilizzare l'introito della tassa di soggiorno e l'avanzo di amministrazione invece che impiegarlo per interventi futili. Dispiace anche leggere che l'amministrazione rinuncia ad incatenarsi alla rete che circonda l'area, lo avremmo fatto volentieri insieme a loro.