“È irricevibile il richiamo del PD che pretende il rispetto delle istituzioni e dei ruoli che provengono da esponenti di partiti che non hanno ancora fatto i conti con il loro passato: ognuno si guardi il proprio orticello e le proprie origini, che ce n’è per tutti”: queste le dichiarazioni di Massimiliano Bernardi del Gruppo civico.
“Inutile andare a cercare Filippo Frugoli come capro espiatorio. Il capogruppo Gianmaria Nardi e company hanno avuto la percezione che avesse un palese intento provocatorio?- prosegue Bernardi- Purtroppo anche il presidente del consiglio ad un certo punto è stato scavalcato dal segretario generale che senza pudore e senza chiedere la parola ha iniziato con le sue eresie e non ha permesso al sottoscritto di leggere l’interrogazione”.
Il consigliere esorta ancora a verificare lo svolgimento dei fatti andando sullo streaming del servizio comunale, alle ore due e 21 minuti e 15 secondi: “Non c'è nulla che possa giustificare quanto accaduto in quest'aula, che è stato molto grave- dichiara- La discussione si è fatta sempre più aspra, con urla, richiami ai consiglieri, parola tolta al sottoscritto e minacce di andare a risolvere il problema al TAR, negando il diritto di parola. Dopo la sospensione la maggioranza è uscita dall'aula in segno di protesta e, senza avere rispetto delle istituzioni, non ha dato la possibilità di far proseguire i lavori ed ascoltare tutte le posizioni”.