Sulla diatriba amministrazione e imprenditori del marmo riguardo il tavolo di confronto bloccato dal sindaco Arrighi si esprime, anche, Pd carrarese, ovviamente a sostegno del sindaco: “Ci fa piacere il ritorno delle associazioni datoriali rispetto alle questioni legate alla disciplina del rinnovo delle concessioni; a differenza loro noi avevamo visto grande confusione nel campo delle imprese. Più soggetti che rappresentano interessi diversi ma alla fine un'unica conclusione: le imprese che ricorrono costantemente sulla disciplina che la legge chiede di adempiere. La prima regola di serietà è un tavolo di confronto che tale rimanga e in quel tavolo si trovino le soluzioni. Ricorrere nei tribunali significa che non si crede al tavolo di confronto. Nelle trattative finché c'è un tavolo non si fanno ricorsi. Ancor di più ci stupisce che non si capisca un dato semplice ma incontrovertibile: che evitare di arrivare al 50 per cento della lavorazione in loco compresi gli informi contravviene la norma su cui si basa la firma delle concessioni. Noi fino a oggi abbiamo voluto con forza lavorare su una soluzione che preservasse le imprese del territorio e la continuità delle loro attività. È evidente che questa è una strada stretta per tutti, per la pubblica amministrazione come per le imprese. Dalle associazioni datoriali ci saremmo aspettati la saggezza di chi chiede alle imprese il tempo per trovare soluzioni condivise, e non la supina accettazione dei ricorsi per poi ribaltare le responsabilità su altri. Pensiamo che questo atteggiamento porterà inevitabilmente a mettere in discussione il valore del rinnovo delle concessioni. Non trasformare il 50 per cento del materiale escavato significa non rispettare una legge regionale; la convenzione è in essere se si adempiono gli obblighi imposti dalla legge. Invece se manca il presupposto alla base dell'allungamento del periodo transitorio (sette anni scaduti nel 2023) e quindi della stipula delle concessioni, risulta evidente che non c'è concessione. Noi infatti siamo attenti al valore dell'impresa locale, che sembra però troppo spesso dimenticare che esiste una comunità locale che aspetta i risultati della firma delle concessioni come la ricaduta occupazionale della filiera corta e i progetti dell'art. 21, e non le basta leggere i fatturati e gli utili delle aziende che aumentano ogni anno mentre la ricaduta sul territorio diminuisce. Bene ha fatto il sindacondaca a interrompere un tavolo che le imprese aderenti alle associazioni hanno nei fatti disconosciuto. Noi siamo pronti a sostenere la ripresa fin da subito su presupposti di lealtà e rispetto delle regole elementari, guardando per prima cosa all'interesse della comunità e subito dopo a quello delle imprese locali”.
Tavolo del lapideo saltato: "Il sindaco Arrighi ha fatto bene" secondo il Pd di Carrara
Scritto da Redazione
Politica
19 Ottobre 2024
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