Un consiglio comunale dai toni troppo accesi che si è concluso con una sospensione della seduta, quello di martedì 3 settembre a Carrara, che avrà sicuramente una lunga scia di strascichi legali, come assicurano il consigliere della Lega Andrea Tosi e il coordinatore provinciale della Lega Nicola Pieruccini. Al centro dello scontro la polemica per le accuse di razzismo rivolte dal sindaco Arrighi ai cittadini che protestavano per l’assegnazione di una sala della ex circoscrizione di Avenza alla comunità dominicana e l’apertura, sempre ad Avenza di una stazione di posta per persone in difficoltà.
“Il sindaco Arrighi è stata contestata dai cittadini di Avenza per l’apertura della sala al consolato dominicano. – ha spiegato Pieruccini -In quell’occasione era presente anche il consigliere della Lega Andrea Tosi, in veste di consigliere comunale e non in rappresentanza della Lega, di cui non c’era nessuno e che, tanto meno era l’organizzatrice della protesta. La Lega come partito non era presente in alcun modo. Quando Arrighi si è vista contestata in gran parte da suoi ex elettori, forse per uscire da quell’empasse, ha dato la colpa alla Lega e questo lo si desume bene dal post che ha fatto subito dopo quella contestazione e del quale, nel corso del consiglio di ieri sera ha ribadito che se ne assume la responsabilità piena. Nel post diceva che alla contestazione erano presenti Tosi e altri della Lega, probabilmente come organizzatori e rivolgeva a questi accuse di razzismo e di fautori di intimidazione. Ieri sera, ho chiesto di intervenire sul momento difficile sulla sicurezza di Avenza, ed ho parlato della difficoltà di gestire gli scontenti concentrando situazioni difficili tutte nello stesso luogo. Gli iscritti alla Lega e io personalmente non siamo assolutamente razzisti, io ho sempre cercato di aiutare tutte le persone in difficoltà e come partito non abbiamo mai attaccato nessuno, al contrario di quanto avviene a noi che siamo più volte stati minacciati, aggrediti, picchiati, anche qui a Marina di Carrara. Quindi credo che dare del fascista e del razzista a una persona solo perché ha un pensiero politico diverso dal tuo diventi un’istigazione alla violenza. Ho avuto una serie lunghissima di attacchi e danneggiamenti gravi. Dopo il mio intervento, Arrighi ha detto che non aveva scritto queste accuse, ma il consigliere Simone Caffaz ha preso la parola e letto testualmente le parole del post del sindaco e ha portato la solidarietà ad Andrea Tosi da parte dei cittadini di Avenza, per cui si è arrivati a una votazione. In seguito, Arrighi ha cercato di riparare alla palese contraddizione in cui era caduta e si giustificata dicendo di essere stata tratta in inganno credendo che chi mi contestava ad Avenza fosse razzista, ma, d’altronde, determinati personaggi del vostro partito sono razzisti. Quando io ho sollecitato che facesse i nomi, Arrighi ha ripetuto tre volte il nome di Vannacci. Europarlamentare di un partito democratico, che è anche al governo, accusato da un sindaco, figura istituzionale dello stato”.
Andrea Tosi ha sottolineato: “Il sindaco ha scritto un’accusa molto pesante perché ha detto che ha giudicato razziste e persone che la contestavano in base alla sua percezione. Ma questa è un’accusa molto grave e diffamatoria che, soprattutto fa aumentare il livore già presente verso i partiti di centro destra e questo crea un clima di paura in cui è difficile andare avanti. Inoltre, nel momento della contestazione ad Avenza, Arrighi non si è fermata nemmeno un momento ad ascoltare le richieste dei cittadini, anche se proclama sempre che la sua porta è sempre aperta, ma se n’è andata via subito snobbando i presenti e dicendo loro di vergognarsi. Il vero comportamento discriminatorio è stato il suo nei confronti degli avenzini a cui non sono state date le stesse opportunità dei cittadini di Carrara e di Marina. Il giorno dell’inaugurazione della sala ai dominicani io sono andato come consigliere che è sempre stato attento alle richieste dei residenti di Avenza, ma ho detto alle persone presenti di moderare la protesta senza farla andare fuori dalla normale contestazione politica ed ho spiegato al console dominicano che non si trattava affatto di una protesta contro la loro comunità, ma contro la politica del sindaco. Le accuse della Arrighi hanno subito scatenato una serie di offese e minacce molto pesanti sui social nei miei confronti e in quelli della Lega. Il generale Vannacci è già stato informato delle accuse che gli ha rivolto il sindaco in consiglio comunale”.