'Il Consiglio Comunale di Carrara conferisce a Renata e Andrea Pesaro, costretti dalle leggi razziali fasciste del 1938 ad abbandonare la casa della loro infanzia a Carrara, la Cittadinanza Onoraria, quale simbolico risarcimento delle ingiustizie subite e riconoscimento del loro incessante impegno per la trasmissione della Memoria della Shoah alle nuove generazioni, contro ogni tipo di indifferenza'.E' questa la motivazione con la quale il Consiglio comunale di Carrara ha conferito stamani, nel corso della convocazione solenne in Comune, la Cittadinanza onoraria di Carrara ai fratelli Renata e Andrea Pesaro, che con la propria famiglia furono costretti a lasciare Carrara a causa delle leggi razziali.Nei mesi scorsi era stata votata dal Consiglio comunale riunito per celebrare il Giorno della Memoria la mozione presentata dalla consigliera Maria Mattei con la proposta di conferire la cittadinanza onoraria ai fratelli Pesaro, al fine di riconoscere il grandissimo valore morale ed educativo del ruolo da loro svolto nella conservazione della Memoria come opportunità di conoscenza e di crescita per le giovani generazioni, affinché la consapevolezza degli errori del passato possa diventare strumento quotidiano per cogliere i pericoli che corre la società in cui viviamo. Anche a Carrara, si legge ancora nel documento, furono molti i cittadini di religione ebraica vittime delle misure persecutorie messe in atto con le leggi razziali del 1938 che rappresentano una macchia indelebile, una pagina infamante e uno dei capitoli più bui della nostra storia. Marcello Pesaro, ingegnere presso la Ferrovia Marmifera, sua moglie Giuliana Magrini e i loro figli Renata e Andrea furono costretti ad abbandonare la casa di Carrara per cercare un rifugio sicuro e mettere in salvo le proprie vite, cosa che sfortunatamente non avvenne per altri componenti della famiglia Magrini che trovarono la morte a Auschwitz.