Il 21 settembre ricorre l’anniversario dell’affondamento della Rigel. Salpata dal porto di Marina di Carrara il 2 settembre 1987 la motonave Rigel, battente bandiera maltese, non arriverà mai a Limassol, suo porto di destinazione nell’isola di Cipro. Secondo la versione ufficiale, la Rigel sarebbe colata a picco in acque internazionali il 21 settembre 1987 a 20 miglia al largo di capo Spartivento nel sud della Calabria ionica. Affondata dolosamente, secondo le indagini della procura della Repubblica di La Spezia e del relativo rinvio a giudizio degli accusati per frode assicurativa. Affondata e mai cercata, forse per il suo carico “generico” e mai ispezionato allorché, secondo le prove raccolte dal capitano Natale De Grazia, avrebbe trasportato scorie nucleari nascoste sotto cemento e varie tonnellate di polvere o granulato di marmo. Stessa sorte toccata l’anno prima al mercantile Michigan, anch’esso partito nel settembre 1986 da Marina di Carrara e affondato il 31 ottobre 1986 nel mar Tirreno calabrese con un carico sconosciuto di cui è certa solo la presenza di granulato di marmo. La storia della Rigel è emblematica e simile a quella di tante altre “navi a perdere”. Carrette del mare fatte affondare intenzionalmente col loro carico di veleni, spesso nei punti più profondi del Mediterraneo. Navi scomparse improvvisamente dai radar insieme ai loro equipaggi senza che fosse lanciato neanche un SOS di soccorso. Navi con carichi, destinazioni e rotte sospette. Bandiere ombra, sinistri simulati e spropositate richieste di risarcimento. Quella della Rigel, della Michigan e delle “navi a perdere”, è una storia torbida densa di misteri, menzogne, occultamenti e verità sospese. Vittima certa il Capitano di Fregata Natale De Grazia. Uomo di punta del pool investigativo sui traffici e sullo smaltimento illecito di scorie radioattive della procura di Reggio Calabria, il 13 dicembre del 1995, a pochi giorni dal suo trentanovesimo compleanno, il Comandante De Grazia muore in circostanze sospette e mai definitivamente chiarite mentre si sta recando a La Spezia per attività di indagine proprio sulle “navi a perdere”. La morte del capitano De Grazia è indubbiamente avvolta da un alone di mistero. Uno dei tanti inquietanti ed irrisolti enigmi italiani. Non si può escludere che si sia trattato di omicidio nell’intento di “tappare la bocca” ad uno scrupoloso e competente servitore dello Stato per le sue indagini alla ricerca di riscontri e verità scomode sugli affondamenti delle “navi a perdere”, sui traffici illeciti di rifiuti tossico-nocivi, sui possibili collegamenti con il traffico delle armi e le morti dei due giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Insignito della medaglia d’oro al valor di Marina alla memoria per meriti investigativi nel 2004 e della benemerenza ambientale di prima classe nel 2022, il capitano De Grazia rappresenta senza dubbio una delle figure più prestigiose e luminose della storia recente del Corpo delle Capitanerie di Porto. Di lui, delle sue brillanti e scrupolose azioni investigative e della sua misteriosa scomparsa si sono occupati e continuano ad occuparsi anche ricercatori, scrittori, giornalisti e programmi televisivi di primissimo livello che hanno contribuito ad accrescerne la notorietà ed il lustro ben oltre i confini calabresi. A quasi ventinove anni dalla sua tragica scomparsa, la personalità del Capitano reggino è sempre viva nel sentire collettivo, ben al di là di ogni visione di parte. Tutti abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti del capitano De Grazia. Anche noi cittadini, associazioni ed istituzioni di Massa Carrara siamo in eterno debito con lui. In occasione della ricorrenza della data di affondamento della Rigel, sabato 21 settembre alle ore 17:00 presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, l’Associazione “Alberto Benetti APS” ha in programma la realizzazione di un incontro pubblico per presentare a cittadinanza, associazioni ed istituzioni di Massa Carrara la proposta di richiesta di intitolazione del Pontile di Marina di Massa al Comandante Natale De Grazia, proprio davanti a quel mare che tanto amava e tanto cercò di proteggere e tutelare. Aderiscono sinora all’iniziativa: Coordinamento LIBERA Massa Carrara; GrIG (Nazionale e Presidio Apuane); CGIL Massa Carrara; ANPI Sez. di Massa “Linea Gotica Patrioti Apuani”; Accademia Apuana della Pace; CAI Massa Sezione “Elso Biagi”; Circolo ARCI Trentuno Settembre; Circolo Culturale LA PIETRA VIVENTE; Nuovi Paesaggi Urbani. A parlare della Rigel, delle “navi a perdere”, del Comandante De Grazia, di logistica, porti e criminalità organizzata ci saranno, tra gli altri, Andrea Carnì e Marco Antonelli, assegnisti di ricerca rispettivamente presso l’Università degli Studi di Torino e la Scuola Normale Superiore di Pisa.
