Sul consiglio comunale di Carrara del 3 settembre, sospeso per mancanza del numero legale di consiglieri, dopo un acceso scontro tra il sindaco Arrighi e i rappresentanti dell’opposizione, torna anche il consigliere del Gruppo Civico Massimiliano Bernardi, secondo il quale l’uscita di molti consiglieri della maggioranza sarebbe stata dovuta all’imbarazzo nel dover sostenere dichiarazioni, a suo giudizio, mendaci del sindaco.“La maggioranza PD PRI PSI non aveva più lo stomaco per sostenere le menzogne della Arrighi e quindi ha deciso di andare a dormire e, per vergogna, ha abbandonato l'aula – sostiene Bernardi - È l’ennesima dimostrazione che il Partito democratico e la maggioranza utilizzano le istituzioni a proprio uso e consumo e la verità è che questa è una maggioranza dittatoriale che odia il confronto. È anche l'emblema della gestione autoritaria della sinistra, che ha disertato l'aula e ostacolato il dibattito democratico. Durante il Consiglio comunale del 3 Settembre persino il segretario generale del comune Alessandro Paolini, ha sbroccato di brutto prima che potessi leggere una mia interrogazione, solo perché avevo citato una determinazione a sua firma ritenuta illegittima dal sottoscritto. Senza battere ciglio si è preso la parola e ha detto forte e chiaro : vada al TAR! Forse innervosita dal pessimo clima politico, in quella seduta di consiglio in cui la Arrighi è riuscita a mentire spudoratamente su tutto, la maggioranza ha tirato fuori un malessere diffuso ed ha abbandonando l’aula, facendo mancare il numero legale. Una condizione di estrema devastazione che la nostra città non aveva mai vissuto prima , neppure con quelle che vengono ricordate come le peggiori espressioni della politica cittadina. Non capita tutti i giorni però che, anche il segretario comunale, appena rientrato da un lungo riposo feriale , entri a gamba tesa contro un consigliere comunale di opposizione che, in procinto di leggere una sua interrogazione, chiedeva conto di una determinazione a firma dello stesso, ritenuta difforme rispetto alle norme espresse dall'ordinamento giuridico. Paolini ha mostrato di sapere bene di cosa stavo parlando e anche di esserne molto irritato. Il segretario comunale oltre a tutte le funzioni che deve espletare in sole due presenze settimanali a Palazzo, era stato anche incaricato di sostituire la dirigente della cultura in congedo per maternità. Alla fine di luglio, aveva affidato alla nuovissima Associazione ASP Futura, costituita da alcuni membri appartenenti alla Consulta giovani, il servizio di realizzazione dell’evento Carrara District Market proposto dalla stessa Consulta giovani del comune , senza ottemperare all’art 56 del Codice del Terzo Settore 117/2017. Purtroppo il segretario/ dirigente non aveva controllato che l’ ASP Futura, al momento dell’affidamento, il 27 Luglio 2024, non era iscritta al RUNS nazionale da almeno sei mesi. L’iscrizione è avvenuta infatti solo il 6 Giugno 2024, quindi l’affidamento era avvenuto in assenza totale di quei requisiti richiesti dalla norma, che permettevano di attestare un minimo di operatività sul territorio ed evitare che si trattasse di ente costituito al solo scopo di partecipare ad una gestione pubblica, come è esattamente avvenuto in questo caso. La maggioranza invece di abbandonare l’aula avrebbe dovuto ascoltare come gli organizzatori dell’ASP, che appartengono tutti alla Consulta, avevano impostato l’evento assolutamente ed inequivocabilmente a fini di lucro, senza finalità solidaristica, in mancanza dell’assoluta e completa gratuità e “ non” secondo i principi che regolano l’agire della pubblica amministrazione. Il District Market non ha assolutamente perseguito alcuna delle finalità previste dal Regolamento della Consulta verso il mondo giovanile, ma è stato un vero e proprio mercato alla presenza di imprese commerciali che hanno fatto business, ma si vede che anche in questo caso il PD deve fare squadra . Va da sé invece che la funzione del Segretario comunale, ai sensi dell'art. 17 L. n. 127 del 1997 e, successivamente, dell'art. 97 D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, è quella di “garante della legalità e della correttezza amministrativa” e, oltre ad altre funzioni, ha anche quella di sovrintendere all’attività dei dirigenti, con il preciso obbligo giuridico di segnalare agli amministratori le eventuali illegittimità contenute negli emanandi provvedimenti, al fine di impedire atti e comportamenti illegittimi forieri di danno erariale. Nel caso dell’ ASP Futura il segretario/ dirigente comunale dottor Paolini, paradossalmente essendosi trovato a ricoprire il ruolo anche di dirigente alla cultura, non aveva preventivamente controllato l’atto amministrativo che aveva firmato e, operando con una ingiustificata doppia veste di controllore e controllato, ha danneggiato l’amministrazione. Si consideri, anzitutto, che , un’invasione di tali competenze da parte del Segretario avrebbe comportato inevitabilmente, un’identità (anche di funzioni) tra soggetto coordinatore e soggetto coordinato, con una conseguente perdita di autonomia gestoria in capo all’ente. Invero, mentre il segretario è pur sempre incardinato presso il Ministero dell’Interno, la dirigenza mantiene invece, come noto, un rapporto di servizio con il comune o la provincia. La domanda quindi sorge spontanea: poteva il segretario comunale Paolini intestarsi in solitaria la prerogativa di adottare un atto comunale trascurando, come fosse una frivola sciocchezza, il principio di legalità della azione amministrativa? Infine, ribadisco, anche a fronte di chi, in queste ore , cioè PD PRI e PSI , ha cavalcato l’onda del “segnale non di dissenso politico ma in segno di profondo rispetto per il Consiglio comunale”, che hanno contestualmente calpestato i diritti di tutti i consiglieri comunali che, eletti dal popolo, sono l’elemento di congiunzione fra la macchina amministrativa e la popolazione che li ha votati. Tutti i consiglieri hanno il diritto di parola, specialmente nel merito di decisioni che potrebbero mettere a repentaglio un principio cardine come la trasparenza e legalità nei confronti del cittadino. Per questo ritengo che il sindaco Arrighi debba non solo dare massima celerità all’annullamento completo dell’atto de quo, in autotutela , ma debba anche prendere provvedimenti seri nei confronti del segretario comunale, poiché il sottoscritto è stato sonoramente scavalcato senza alcun rispetto, ma soprattutto perché, si è creato un danno ai cittadini e al loro sacrosanto diritto di conoscenza dell’attività amministrativa. Concludendo, rispondo alla provocazione del Paolini che mi ha invitato a rivolgermi al TAR: al contrario porterò il tutto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa. Paolini si è già detto pronto a difendersi. Ma da cosa? Probabilmente nel suo” io “ ne è già a conoscenza" .
Presunta irregolarità del segretario comunale nell'affido della gestione dell'evento District Market della Consulta Giovani: la denuncia del consigliere Bernardi
Scritto da Redazione
Cronaca
06 Settembre 2024
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