Venerdì 26 luglio alle ore 18.00 nella sede della Filiale italiana della Dickens Fellowship a Carrara, in piazza Alberica n.2, Marzia Dati dialogherà con l’editore della “più povera casa editrice del mondo”, Afro Somenzari, e con gli autori Paolo Albani e Monica Schettino in occasione della pubblicazione (a giugno e a luglio 2024) dei loro due “Fuochini”. Si tratta di due brevi plaquette inserite in un nutrito e originale catalogo di autori che la casa editrice di Viadana (in provincia di Mantova) pubblica dal 2009. Tra questi spiccano i nomi di Gianni Celati, Ugo Nespolo, Brunella Eruli, Maurizio Maggiani, Pupi Avati e Valerio Magrelli. Il fondatore, Afro Somenzari, omaggia così amici artisti, scrittori e poeti con un’attività instancabile che mette insieme lavoro artistico, intellettuale e artigianale. Attivo nel più ampio campo dell’arte, dal 1973 Afro Somenzari ha tenuto numerose mostre personali in Italia e all’estero mentre nel 1994 ha fondato, con Enrico Baj e Ugo Nespolo, l’Istituto Patafisico Vitellianense. Come lui, anche Paolo Albani si occupa di Patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie, inventata dallo scrittore francese Alfred Jarry alla fine del diciannovesimo secolo. Performer e artista visivo, il suo “Fuochino” è un j’accuse contro chi chiede scusa per i “giochi di parole” che sono invece alla base di ogni creazione letteraria: Scusate il gioco di parole è infatti il titolo del suo opuscolo al n.339 della collana. Nato a Marina di Massa, ma registrato all’anagrafe di Carrara, di lui l’editore ha scritto: «Fino dalle elementari mostra uno spiccato interesse per le ricreazioni. In età matura frequenta opifici di vario genere. Occupa diverse cattedre senza fissa difùra fino ad eccellere nella compilazione di dizionari assurdi che però trovano un nutrito seguito di disparati. Invitato spesso a kermesse letterarie si cimenta in performance bizzarre che non hanno niente a che vedere con nessuna delle meraviglie del mondo, tuttavia, tramite un Tam Tam è stato segnalato per una nomination a “Patrimonio dell’Umanità». Albani è inoltre autore della prefazione al “Fuochino” di Monica Schettino, il n. 441, A Segni si muore e si rinasce molte volte e altri paesi, una serie di brevi descrizioni di paesi invisibili innestati in epigrafe su un pensiero di Cesare Pavese: «Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via». Dell’autrice si scrive nella chiusa che: «vive nomade tra molti paesi. Insegnante di Lettere in un liceo scientifico, ama riscoprire gli scrittori dimenticati, appartati o semisconosciuti dei quali scrive sulle pagine culturali della «Gazzetta di Parma»; è dottoranda di ricerca presso l’Università di Friburgo (CH) e, nomen omen, suona la fisarmonica. I luoghi qui descritti non sono casuali ma nascono dal suo girovagare intorno alla musica tradizionale.»
