Nella splendida cornice del chiostro del Convento degli agostiniani si è tenuta ieri la prima edizione di “Sapori DiVino, sulla via del Volto Santo”, kermesse enogastronomica che si è svolta a Fivizzano il 5 e il 6 ottobre. Ad aprire le presentazioni è stato il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti che, dopo aver ringraziato le personalità presenti ha sottolineato l’importanza della città di Fivizzano, in posizione centrale tra il parco Tosco Emiliano, quello delle Cinque terre e quello Naturale Regionale delle Alpi Apuane, per il rilancio della cultura enogatronomica, al centro della manifestazione volta a favorire la cooperazione tra le aziende che sostengono il recupero delle tradizioni locali anche attraverso il recupero della produzione di vini locali. La parola è passata poi alla consigliera comunale Francesca Nobili, presidentessa dell’Associazione Medicea, promotrice ed organizzatrice dell’evento, che oltre a ringraziare le donne appartenenti all’Associazione per la loro costante presenza nella parte esecutiva dell’allestimento, ha voluto chiarire come questa prima edizione sia la chiusura di un cerchio costituito da altri eventi come l’ormai famoso e rinomato “Sapori” che si tiene i primi giorni di giugno e “Sapori di Natale”, che favoriscono l’afflusso di numerosi turisti curiosi e desiderosi di approfondire la conoscenza delle qualità dei cibi e delle specialità locali. Anche Nobi ha insistito sulla necessità di tramandare la cultura locale attraverso manifestazioni del genere che uniscono le meraviglie del territorio al piacere dell’unicità dei cibi che qui vengono prodotti.
Fabrizia Pecunia, sindaco di Riomaggiore e vicepresidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, presente come invitata d’onore ha dichiarato che” L’unione dei territori serve a tutti per creare sinergie nello sviluppo del turismo. È necessario infatti un equilibrio tra la crescita dell’afflusso turistico (che negli ultimi anni, in quel territorio è letteralmente esploso, n.d.r.), la vivibilità dei borghi ivi compresi e la salvaguardia del territorio, proprio attraverso una gestione accurata dei parchi, che servono a rilanciare sia il turismo che l’agricoltura. Il Parco Naturale deve essere un punto di partenza per lo sviluppo di progetti comuni”.
È intervenuto anche Fausto Giovannelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano che ha spiegato come la funzione di un parco deve evolversi per fungere non solo più per conservare l’ambiente faunistico e l’ambiente naturale ma anche per preservare le tradizioni agricole e culturali. “I parchi - ha dichiarato - governati da dinamiche globali complesse, devono essere un acceleratore delle economie locali. Servono come esempio su come investire in un territorio. Ogni ecosistema va tutelato, specie in questo periodo di cambiamenti climatici in cui è necessario non solo più conservare ma accompagnare il cambiamento, non solo più come spettatori ma come attori principali. In quest’ottica, le collaborazioni devono continuare ed essere sfruttate sotto ogni punto di vista”.
Sulla scia di queste dichiarazioni si è accodato il terzo ed ultimo ospite di eccellenza, il presidente del Parco Naturale delle Alpi Apuane, Andrea Tagliasecchi che ha evidenziato come si sia di fronte ad una fase nuova in quanto il rapporto tra uomo e natura non è più marginale ma prioritario. “Il cambiamento ci chiama ad avere una nuova idea di sviluppo - ha detto Tagliasecchi - un cambiamento di paradigma aree forti ed aree deboli che devono essere prese in considerazione dagli amministratori locali. È necessario favorire nuove idee di sviluppo e nuove progettualità svincolate dalle appartenenze politiche. Una progettualità culturale basata su una rete di parchi, anche a livello europeo, per avere un maggior accesso a nuovi afflussi di finanziamento”. In chiusura Tagliasecchi ha lanciato la proposta di una giornata di confronto con i rappresentanti dei vari parchi proprio per affrontare nuove vie di sviluppo, idea che è stata subito accolta dal sindaco Giannetti che ha promesso di organizzarne in un prossimo futuro proprio a Fivizzano.
Infine, Lorenzo Chiappini, presidente della sezione Apuana dell’Associazione Italiana Sommelier, ha mostrato in anteprima una targa rappresentante un disegno di Paolo Bernacca, che è stata consegnato al vincitore della kermesse, dandogli diritto ad essere rappresentata sull’etichetta del vino considerato migliore. L’esposizione, che ha visto la partecipazione di quindici aziende vitivinicole, è stata accompagnata da una performance pittorica di Roberto Sironi, che ha dipinto con il vino accompagnato dalla moglie Elizabeth Boudjena al violino. Sono intervenuti anche Antonello Maietta e Guido Galletti che hanno esposto i loro progetti innovativi per la conservazione dell’uva e dell’affinamento subacqueo del vino.