Questi solo alcuni dei numeri che hanno riguardato il festival C/ART di sabato scorso, evento fortemente voluto, promosso e sostenuto dal comune di Carrara con la compartecipazione della Camera di Commercio: affluenza stimata in 3.000 persone che hanno percorso le vie dei quartieri storici di Grazzano, Baluardo, Caffaggio e la via Carriona, 70 le postazioni tra scultori, musicisti e molte altre categorie di artisti, locali e provenienti da diverse città creative Unesco, 300 i pasti serviti alla cena Carrareccia che ha voluto rappresentare, lungo la via Carriona, il Cluster della Gastronomia, allestita con una lunga tavolata di cento metri, cibo tradizionale e acqua servita nelle bottiglie con etichetta del festival prelevata dalla fontana della Sirena. Scommessa vinta dunque dalle due ideatrici di C/ART, Gea Dazzi, assessore alla cultura, che questa manifestazione ha fortemente voluto, e Maura Crudeli, focal point per Carrara Città Creativa Unesco, che ne ha curato l’organizzazione artistica, con la collaborazione dalla ‘giovane’ agenzia di comunicazione Hive group. Ma più dei numeri, ci fa piacere notare lo spirito che questo evento ha stimolato nei cittadini: la loro adesione totale, la partecipazione e la manifestazione di affetto verso quei quartieri che sono, da sempre, la parte meno appariscente della città, luoghi arroccati lungo la via Carriona, arteria di transito prima dei carri trascinati dai buoi, poi dei camion che trasportavano marmo, luoghi ai margini eppure con un fascino innegabile. Adesso, spenti i fari, ci impegneremo per far si che questo sia il punto di partenza per la loro valorizzazione unitamente alla riqualificazione della stessa via Carriona, dei magnifici ponti sul fiume e delle chiese che fanno parte del patrimonio culturale e storico della nostra città anche stimolando la raccolta di progetti e idee che costituirebbero un primo passo utile a riportare questi quartieri, al ruolo che meritano. E questo con l’impegno di tutti accogliendo il suggerimento della chiusura di una poesia di Mauro Borgioli, che si vantava di essere nato nella vecchia Carrara e di essere cresciuto tra il ponte della Lacrime e quello della Lugnola, poesia che descrive il nostro carattere di carrarini e che conclude: “ …s’a’ndian tuti d’accordi, tuti ‘n grup ai la faren vder no’ cla roba al lup” .
foto di Daniele Mugnaini