Lavorare nei cimiteri non è certo il mestiere più facile e bello del mondo, per usare un eufemismo. Immaginate, però, anche di dover portare a casa le divise del lavoro da lavare. Nella stessa lavatrice in cui si mettono i panni dei bambini, anche piccoli, e tutti i vestiti della famiglia. Là dove non arrivano gli odori e la sporcizia, basta l'immaginazione per creare un quadro assurdo e da film horror. E' quanto starebbe accadendo a Carrara con la società Nausicaa e a denunciarlo è il segretario della Uil Fpl. Claudio Salvadori: "Non ci saranno i veleni di una volta ma ci troviamo di fronte a un caso simile a quello che raccontavano gli operai delle imprese della chimica pesante della Zona industriale – sottolinea -, costretti a lavare in casa le divise impregnate di contaminanti. E' una situazione paradossale. Nonostante le continue richieste fatte da parte del nostro sindacato, l'azienda Nausicaa partecipata del Comune di Carrara, una società pubblica, si rifiuta di rispondere su un tema che è fondamentale. Gli operai cimiteriali sono costretti a portare a casa le divise da lavare. E' incredibile. Abbiamo chiesto più e più volte che devono essere portate alle lavanderie dalla stessa società. Sappiamo tutti che cosa significa essere operatore cimiteriale: vuol dire effettuare costantemente operazioni di tumulazioni ed estumulazioni di cadaveri con tutto quello che ne consegue e che non stiamo a raccontare nel dettaglio perché su quelle divise finisce di tutto. Di tutto. E loro dovrebbero portare queste divise sporche a casa, dove ci sono anche bambini piccoli, e lavarle nelle proprie lavatrici. E' una cosa da terzo mondo". Oltre al danno anche la beffa, incalza Salvadori: "Altre categorie di lavoratori dipendenti di Nausicaa, infatti, hanno ottenuto di far lavare le divise dall'azienda in lavanderie industriali e magari fanno lavori ben più 'puliti'. Per questo – conclude il segretario Uil Fpl – abbiamo richiesto un incontro urgente con la dirigenza per ottenere risposte a quanto chiesto più e più volte sul lavaggio delle divise e per discutere anche sull'imposizione del nuovo operaio degli stessi operai cimiteriali, ora spezzato, che ha determinato molte lamentele dai dipendenti".