“Gli industriali del marmo non finiscono mai di stupirci e di indignarci”: con una tale forte affermazione esordisce Legambiente Carrara, ricordando che ormai da un anno sono state firmate le convenzioni per ottenere la proroga all’escavazione (fino al 2042) del marmo, senza dover sottostare alle gare, accettando la lavorazione in filiera del 50 per cento del materiale estratto di cui la tracciabilità è necessaria premessa.“Eppure, eccoli lì a presentare ricorsi su ricorsi contro ciò che hanno accettato e a lamentarsi che dotarsi degli strumenti necessari per attuare la tracciabilità costa troppo- commenta Legambiente- A loro interessa fare profitti, e non importa se lasciano sul territorio solo miseria e devastazione ambientale. Chi governa, però, deve pensare al benessere della collettività e dell’ambiente. Per questo riteniamo che l’amministrazione debba essere chiara: se gli imprenditori non cambiano registro e non rispettano quanto hanno pattuito attraverso le convenzioni che hanno firmato nell’ottobre 2023, cioè la realizzazione della filiera e la cantierizzazione, il comune sospenda le proroghe date attraverso finché le imprese non iniziano a mettersi in regola!”
Proroghe all’escavazione del marmo, Legambiente Carrara: “Il comune le sospenda finché le imprese non si mettono in regola”
Scritto da Redazione
Politica
11 Ottobre 2024
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