Si è svolto nella mattinata di lunedì 22 luglio, davanti all'ospedale San Antonio Abate di Pontremoli, un sit-in di protesta promosso dalla neonata associazione "Lunigiana Salute".In diversi hanno accolto l'appello lanciato nelle scorse settimane e si sono presentati muniti di trombette per fare rumore e far sentire la loro voce."I problemi della sanità pubblica lunigianese sono molteplici - hanno dichiarato - quello che serve è un cambiamento drastico! Sono stati cancellati diversi servizi di auto mediche, è stata minacciata più volte la chiusura di ospedali e presidi sanitari e la mancanza di specialistiche e servizi essenziali obbliga i lunigianesi a doversi spostare costantemente al NOA o addirittura in altre province, per ricevere cure o effettuare esami. Inoltre il servizio trasporti interni ospedaliero è insufficiente: non ci sono medici, infermieri, OSS e personale sanitario tutto! Quello che chiediamo è ascolto da parte della Regione Toscana e delle Asl: la Lunigiana ha già dato troppo in termini di tagli e chiusure!". Simultaneamente, sempre davanti all'ospedale di Pontremoli, si è svolto anche un presidio organizzato dai lavoratori e dalle lavoratrici della sanità, facenti parte di USB - Unione Sindacale di Base - in difesa dei diritti dei lavoratori della sanità lunigianese."Nonostante la dirigenza della ASL Toscana Nord Ovest cerchi affannosamente di dimostrare con i numeri che il personale è sufficiente a garantire i servizi e che non c'è nessuna emergenza - si leggeva in una nota dell'USB - la realtà quotidiana parla invece di una carenza di personale, specialmente nelle strutture ospedaliere periferiche che ha raggiunto livelli allarmanti e che ha creato un ambiente lavorativo insostenibile per gli operatori sanitari."La suddivisione dell'organizzazione della sanità toscana in macro aree è il principale punto di fallimento, secondo quanto riportato da "Lunigiana Salute".A pagare le spese di questo tipo di organizzazione sono state infatti le zone periferiche e montane, di cui la Lunigiana fa parte.Solo di pochi giorni fa il sit-in anche in un altro ospedale lunigianese: quello di Fivizzano, per protestare contro la chiusura notturna del reparto di chirurgia. Erano presenti al presidio di questa mattina anche il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri e il sindaco di Filattiera Annalisa Folloni.
