E' finito in rissa il consiglio comunale di Massa di lunedì 23 luglio: il consigliere del Pd Stefano Alberti ha aggredito prima verbalmente e poi anche fisicamente il consigliere della Lega Filippo Frugoli a seguito di un acceso scambio di battute nel corso della discussione della seduta di consiglio. A riferire l'accaduto è stato lo stesso Frugoli che ha postato su facebook anche la foto dei lividi sul collo dovuti all'essere stato afferrato alla gola da Alberti. Frugoli è stato medicato al pPronto Soccorso delll'ospedale Delle Apuane ed ha un referto di cinque giorni. Ha dichiarato di essersi preso un grande spavento e di aver temuto che la cosa finisse in modo peggiore. Alberti invece ha detto all'Ansa:"Mi scuso con la persona e con tutto il Consiglio. Nel dibattito avevo fatto l'esempio di un film, 'The Truman Show', per dire che erano fuori dalla realtà, e Frugoli mi ha risposto consigliandomi di vedere un altro film, 'Scemo e più scemo', quindi dandomi indirettamente dello scemo. Ma non gli ho messo le mani sul collo, l'ho preso per il bavero della maglia perché mi sono sentito offeso, un'offesa grave: ma ho avuto una reazione che non dovevo avere, e di questo mi scuso".
Molti gli attestati di solidarietà al consigliere della Lega, tra questi anche quella arrivata da Susanna Ceccardi: "Ieri sera Filippo Frugoli, capogruppo della Lega a Massa, in Toscana, è stato brutalmente aggredito in consiglio comunale da un consigliere del Pd che lo ha minacciato e afferrato per il collo, davanti a tutti. Un episodio di inaudita gravità, per il quale chiediamo al Partito Democratico di prendere provvedimenti verso il consigliere, che deve immediatamente dimettersi. Mi auguro che gli esponenti politici di tutti i partiti stigmatizzino con forza quanto accaduto e in generale l'inaccettabile clima di odio politico che si respira in questo periodo. Da parte mia, un augurio di pronta guarigione a Filippo e l'invito a continuare le nostre battaglie nel segno della democrazia e della libertà. Io e la Lega siamo con te!".
"Siamo consapevoli che spesso, in politica, le discussioni possono anche accendere i toni e infuocare gli animi ma la violenza non può e non deve mai essere tollerata.
L'episodio rappresenta un fatto grave che macchia l'immagine della sala X aprile e del consiglio comunale tutto, dove il rispetto dei valori democratici e della libera opinione devono essere i pilastri su cui si fonda ogni dibattito e confronto.
Ci auguriamo che questo fatto increscioso non resti inosservato o giustificato con deboli motivazioni o peggio ancora, infangato con il tentativo di ribaltare la realtà dei fatti: un gesto di responsabilità sarebbe quello di rassegnare le proprie dimissioni, al fine di dare l'esempio, a tutti, che la violenza non può avere scusanti, a maggior ragione per un consigliere comunale durante l'esercizio delle sue funzioni di pubblico ufficiale."
