Martedì 30 luglio nel DH oncologico di Pontremoli e giovedì 1 agosto in quello di Fivizzano prende avvio l’iniziativa “Incontrarsi oltre”, una serie di incontri organizzati all’interno del progetto SAL - Spazio di ascolto libero, un progetto regionale finanziato con fondi ministeriali che prevede interventi finalizzati a promuovere il benessere della persona. Viene così favorito l’accesso ai servizi psicologici delle fasce più deboli della popolazione, con priorità per i pazienti affetti da patologie oncologiche e che “nella Asl Toscana nord ovest - evidenzia la direttrice della struttura di Psicologia di continuità ospedale territorio Patrizia Fistesmaire - è coordinato proprio dalla nostra unità operativa complessa, presente in Lunigiana, a Livorno e a Lucca”. Si tratta di incontri realizzati in collaborazione con Icaro - Centro per la promozione di una cultura di comunità della SdS della Lunigiana, con l’intento di favorire, all’interno dei due DH, spazi di condivisione di emozioni inerenti la malattia e la vita, utilizzando “pretesti” che possano consentire uno scambio tra pazienti, familiari, personale sanitario. Il primo incontro sarà dedicato ai luoghi del cuore. “Quando ci si ammala - sottolinea Viviana Fini, psicologa della continuità ospedale territorio, tutor del progetto - si rischia di identificarsi completamente con la vicenda sanitaria. Se questo da un lato è un passaggio necessario, perché ci si possa occupare della malattia, dall’altro questo rischia di impoverire i pazienti degli investimenti emozionali che possono sostenerli nel processo di cura. Vogliamo comunicare loro l’importanza di non disinvestire dalla vita”.
“Gli incontri, che si terranno una volta al mese in entrambi i DH - aggiunge Elisa Bertilorenzi, psicologa con borsa di studio SAL, che si occupa della realizzazione del progetto - sono stati progettati attorno a dei temi: i luoghi del cuore, i cibi della tradizione lunigianese, il dialetto locale. Ovvero, pretesti che possono consentirci di condividere emozioni intorno a questioni che riguardano la vita, su cui la malattia produce cambiamenti non sempre facili da accettare. Per esempio, molte terapie cambiano il gusto dei cibi: poter condividere i vissuti relativi a questi cambiamenti è molto importante”.
“Siamo felici di poter collaborare a questo progetto - ricorda Marco Formato, direttore SdS Lunigiana -. Con Icaro - Centro per la promozione di una cultura di comunità stiamo intervenendo sul territorio della Lunigiana per favorire la costruzione di relazioni di comunità perché pensiamo che la relazione sia un elemento di cura e al tempo stesso di sviluppo. Una prima relazione importante è sicuramente quella tra ospedale e territorio”.
Paola Pacetti, oncologa responsabile della sezione di Oncologia della Lunigiana, in accordo con il direttore dell’Oncologia di Massa Carrara Andrea Mambrini, ha accolto favorevolmente il progetto SAL e sostiene l’iniziativa: “Da tempo la nostra Oncologia - afferma la dottoressa Pacetti - è aperta a eventi culturali (lettura di libri, interventi musicali etc). Ho sempre pensato che fosse importante offrire ai nostri pazienti spazi di parola per poter esprimere le proprie emozioni. Da qui la collaborazione proficua, da più di 10 anni, tra Oncologia della Lunigiana e Psicologia e ora questo progetto che ci consentirà di mettere a sistema iniziative e risorse, oltre che di valutarne in maniera adeguata gli effetti nel percorso di cura” .