La lettura delle dichiarazioni rese dal sindaco del comune di Carrara agli organi di stampa e ai propri cittadini in merito all’Articolo 21, è sconfortante. L’uso di termini e giudizi da gogna mediatica, che denigrano i destinatari e sobillano la collettività verso singoli privati specificatamente menzionati, mai era stato adottato da alcuno tra coloro che in passato hanno ricoperto la carica di primo cittadino della nostra città. Su ciò, purtroppo, è inutile proferire ogni ulteriore commento. Per far comprendere alla collettività, sono, viceversa, basilari le informazioni che non vengono correttamente rappresentate o vengono taciute, volutamente, agli stessi cittadini ed elettori.
Il sindaco non dice che durante gli incontri intercorsi con gli imprenditori, questi ultimi avevano già rappresentato le varie criticità connesse all’applicazione dell’Articolo 21, ma che l’amministrazione ha proceduto, rifiutando ogni confronto o dialogo sulle soluzioni prospettate, imponendo modalità non previste dalle convenzioni sottoscritte con le imprese. Il sindaco non dice come i ricorsi citati siano arrivati dopo il protratto silenzio e l’inerzia dello stesso sindaco ad una ben precedente richiesta scritta di avviare un confronto ed un dialogo tra gli interessati prima della scadenza del termine per la proposizione delle impugnazioni.Il sindaco non dice che è stata impugnata al TAR una determinazione dirigenziale che, senza alcuna preventiva deliberazione del consiglio comunale o della giunta, spoglia il comune dei propri poteri pubblici di esecuzione delle opere previste dall’Articolo 21.
Il sindaco non dice che le imprese in questione hanno offerto – ed offrono anche nei loro ricorsi - di adempiere senza indugio agli obblighi economici pattuiti con le convenzioni dell’Articolo 21, mentre il comune rifiuta di incassare le relative somme ed eseguire le opere pubbliche promesse ai cittadini, volendone imporre l’esecuzione ai privati. La realtà è dunque ben diversa da quanto si evince dalle suddette dichiarazioni di stampa. Un conto è adempiere all’Articolo 21 e ai relativi obblighi economici, cosa che le imprese vogliono fare fermamente e subito, un conto è governare nel rispetto del corretto agire amministrativo, cosa che, evidentemente, l’amministrazione comunale e il sindaco non riescono a fare.
La realtà è ben diversa da come l'ha dipinta il sindaco Arrighi: sul ricorso contro l'articolo 21 parla l'imprenditore Erich Lucchetti
Scritto da Redazione
Politica
24 Luglio 2024
Visite: 278